Quello che mi ha spinto a scendere nell'agone della battaglia politica è anche l' idea di dare voce a questa sinistra coraggiosa , è la speranza di dare ai miei figli, ai giovani e ai delusi, l'esempio della validità di una lotta per il bene comune e la solidarietà. Dobbiamo rilanciare il valore dell'impegno politico e incoraggiare la ripresa di un laico contraddittorio , anche al nostro interno, per salvare il sistema di democrazia reale , per una società equa e libera, per gridare ancora una volta a gran voce " il re è nudo".

martedì 3 giugno 2008

SVIZZERA < DESTRA BATTUTA >

Berna 1 giugno 2008 da http://www.rainews24.rai.it/


Bocciato referendum sulla cittadinanza

La destra svizzera ha subito una cocente sconfitta con la bocciatura del referendum che, nelle intenzioni del partito ultranazionalista Udc, avrebbe dovuto inasprire le norme per la concessione della cittadinanza agli stranieri. In un Paese in cui il 21 per cento della popolazione è nata con un'altra cittadinanza, gli elettori hanno detto 'no' alla norma proposta dal partito che nel 2007 ha avuto più voti di qualunque altro movimento negli ultimi quattro anni. Gli svizzeri hanno votato in maggioranza contro l'iniziativa dell'Udc di delegare agli enti locali l'autorità di concedere o meno la cittadinanza agli stranieri. La proposta, denominata "Per la naturalizzazione democratica", se approvata avrebbe annullato la pronuncia della Corte Suprema che nel 2003 aveva definito incostituzionale la delega sulla cittadinanza perché avrebbe potuto prestarsi a discriminazioni. Il 64 per centro dei votanti ha detto 'no' alla proposta: il rifiuto più netto nella storia della Svizzera francese e in modo particolare a Ginevra, dove il numero dei voti contrari è stato l'82 per cento. Meno severi i cantoni tedeschi, roccaforte dell'Udc, dove il 'no' è stato tra il 51 e il 64 per cento.

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